Tesamorelin
Analogo del GHRH per la ricerca su lipodistrofia associata a HIV, metabolismo lipidico, rischio cardiovascolare, rigenerazione nervosa periferica e declino cognitivo lieve (MCI).
Che cos’è il Tesamorelin
Il Tesamorelin è un analogo dell’ormone di rilascio dell’ormone della crescita (GHRH) costituito da 44 amminoacidi. Rispetto al GHRH nativo, incorpora un gruppo trans-3-esanoico che aumenta la stabilità plasmatica e prolunga l’emivita, mantenendo al contempo la fisiologica pulsatilità del GH. Questa caratteristica lo distingue da molecole che “appiattiscono” il ritmo secretorio dell’asse somatotropo, risultando in un profilo di tollerabilità generalmente più favorevole. Dal 2010 è approvato dalla FDA per la lipodistrofia associata a HIV, rimanendo un riferimento clinico e un modello di studio per nuove applicazioni sperimentali.
Meccanismo d’azione e razionale biologico
In quanto analogo del GHRH, Tesamorelin si lega ai recettori ipofisari del GHRH e stimola la secrezione di GH in modo pulsatile; l’aumento di GH comporta un incremento dei livelli di IGF-1 e una cascata di effetti metabolici: mobilizzazione del grasso viscerale, miglioramento del turnover lipidico, modulazione della sintesi proteica e della composizione corporea. La modifica trans-3-esanoilazione conferisce resistenza alla degradazione enzimatica, rendendo il peptide più stabile in circolo senza comprometterne la selettività recettoriale. A differenza della somministrazione esogena di GH, l’approccio “ipofisi-centrico” tramite GHRH preserva i feedback ipotalamici e limita gli eccessi non fisiologici.
Lipodistrofia associata a HIV
La lipodistrofia in HIV è caratterizzata da accumulo di grasso viscerale (VAT) e disfunzioni metaboliche, dovute sia alla malattia sia all’esposizione a antiretrovirali (in particolare inibitori delle proteasi). Nei trial clinici, Tesamorelin ha prodotto una riduzione del VAT nell’ordine del ~20% nei responder, risultando circa quattro volte più efficace della somma delle altre terapie disponibili al tempo della sua approvazione. L’impiego ha consentito di evitare strategie invasive (p.es. chirurgia) spesso gravate da complicanze e scarsa durabilità dei risultati. Oltre al calo del VAT, sono stati osservati miglioramenti dei profili lipidici (trigliceridi, colesterolo totale e non-HDL), con impatto sul rischio cardiovascolare complessivo.
Implicazioni cardiovascolari e metabolismo dei lipidi
Le persone con HIV presentano un aumentato rischio di malattia cardiovascolare (CVD), legato sia al grasso ectopico (viscerale, epatico, epicardico) sia agli effetti collaterali dei farmaci. La riduzione del VAT con Tesamorelin si associa a marcata attenuazione dell’infiammazione, fattore chiave nella patogenesi della CVD. Dati clinici mostrano che una riduzione del 15% del VAT si correla a una diminuzione di ~50 mg/dL dei trigliceridi, insieme a cali di colesterolo totale e non-HDL. Questi effetti, integrati con la gestione standard (stili di vita e statine quando indicate), delineano un beneficio metabolico potenzialmente sinergico nel lungo periodo.
Deficit di GH e terapia antiretrovirale
Evidenze recenti indicano che una quota rilevante di soggetti HIV-positivi in terapia (HAART) presenta deficit funzionale di GH. Le alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisario potrebbero contribuire alla genesi della lipodistrofia e spiegare in parte la responsività a Tesamorelin. In questo scenario, l’attivazione “a monte” tramite GHRH rappresenta una via più fisiologica e, in molte situazioni, più sicura dell’impiego di GH esogeno, perché conserva i meccanismi di autoregolazione e riduce l’esposizione a picchi sovrafisiologici.
Rigenerazione dei nervi periferici
Il danno ai nervi periferici — da trauma, diabete o procedure chirurgiche — è notoriamente difficile da trattare. La modulazione del GH/IGF-1 è stata associata a miglioramento della riparazione nervosa e della reinnervazione. Tesamorelin, già caratterizzato da profilo regolatorio consolidato, è un candidato di interesse per accelerare i processi di guarigione e ampliare l’entità del recupero funzionale, come suggerito da studi preclinici e primi dati traslazionali.
Declino cognitivo lieve (MCI) e funzioni esecutive
Gli analoghi del GHRH, Tesamorelin incluso, sono stati valutati come interventi potenziali nell’MCI, condizione prodromica della demenza. In uno studio randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo, sono stati riportati miglioramenti della memoria verbale e delle funzioni esecutive, associati a variazioni favorevoli di neurotrasmettitori e metaboliti cerebrali (p.es. aumento del GABA e diminuzione del mio-inositolo). Questi risultati aprono piste di ricerca su meccanismi neurotrofici e di neuroprotezione mediati dall’asse GH/IGF-1.
Profilo farmacologico, impiego e sicurezza
La progettazione con gruppo trans-3-esanoico conferisce a Tesamorelin resistenza proteolitica e durata d’azione adeguata a schemi di somministrazione pratici, con mantenimento della specificità recettoriale. Rispetto ai GHRH frammentati (es. GRF(1-29)) o ad altri analoghi (es. sermorelin, CJC-1295), il profilo di Tesamorelin coniuga emivita prolungata e pulsatilità, limitando i rischi associati a secrezione tonica non fisiologica. Nella ricerca preclinica è stata descritta buona biodisponibilità sottocutanea e tollerabilità favorevole; i dati di dose in modelli animali non sono direttamente scalabili all’uomo.
Destinazione d’uso
Tutti i prodotti Pepticore Aminos, incluso Tesamorelin, sono destinati esclusivamente a uso di ricerca e laboratorio (Research Use Only). Non sono destinati a diagnosi, trattamento o uso su esseri umani o animali.








