ARA-290 (Cibinetide)
Peptide sperimentale per la ricerca su neuropatia, infiammazione, rigenerazione tissutale e protezione vascolare.
Che cos’è ARA-290
ARA-290, conosciuto anche come Cibinetide, è un peptide derivato dal dominio elicoidale beta dell’eritropoietina (EPO).
A differenza dell’EPO, che stimola la produzione di globuli rossi, ARA-290 conserva le sue proprietà neuroprotettive e antinfiammatorie senza influenzare l’eritropoiesi.
La ricerca ha evidenziato che il peptide agisce attraverso i recettori di riparazione innata (IRR) e i tissue-protective receptor (TPR), modulando la risposta immunitaria e promuovendo la rigenerazione cellulare.
In studi preclinici e clinici di fase II, ARA-290 ha dimostrato un miglioramento del dolore neuropatico, una riduzione dei marker infiammatori sistemici e una maggiore sopravvivenza cellulare. È attualmente oggetto di trial di fase III per neuropatie correlate al diabete e alla sarcoidosi autoimmune.
Salute vascolare e angiogenesi
Nei modelli sperimentali di ischemia retinica, una delle principali cause di cecità, ARA-290 ha mostrato la capacità di proteggere le cellule endoteliali dai danni infiammatori e di favorire la loro rigenerazione.
Gli studi indicano che il peptide prolunga la sopravvivenza delle cellule endoteliali progenitrici (ECFCs), ne stimola la proliferazione e migrazione e ne migliora la capacità di “homing” verso i tessuti danneggiati.
Queste proprietà aprono la strada a nuove applicazioni nella riparazione vascolare e nella rigenerazione dei tessuti ischemici, favorendo un miglior flusso sanguigno e una più rapida ossigenazione dei tessuti compromessi.
La capacità di ARA-290 di supportare l’attività endoteliale suggerisce inoltre un potenziale ruolo nel recupero post-infarto e nelle patologie microvascolari diabetiche.
Modulazione dei citochini infiammatori
La ricerca su modelli animali mostra che ARA-290 riduce in modo significativo la produzione di citochine pro-infiammatorie come IL-6, IL-12 e TNF-α.
Questo effetto è mediato dal legame del peptide al recettore tissutale protettivo (TPR), che innesca una cascata di segnali cellulari volti a limitare l’apoptosi e a favorire la rigenerazione.
In particolare, ARA-290 è in grado di prolungare la sopravvivenza delle cellule pancreatiche trapiantate nei modelli di diabete, contrastando l’attivazione macrofagica responsabile del rigetto.
Queste scoperte rappresentano un potenziale punto di svolta per la terapia sostitutiva con cellule insulari e per le strategie anti-rigetto post-trapianto.
Effetti sul sistema immunitario
Il TPR è espresso su diverse cellule immunitarie, tra cui macrofagi, cellule dendritiche, mastociti e linfociti T.
ARA-290 agisce su questi recettori per ridurre la secrezione di citochine pro-infiammatorie (TNF-α, IL-6) e limitare la chemiotassi infiammatoria.
Allo stesso tempo, stimola il reclutamento di macrofagi residenti nei tessuti lesionati, promuovendo una guarigione rapida e bilanciata.
Altri studi indicano che il peptide può modulare la presentazione antigenica delle cellule dendritiche, influenzando la risposta immunitaria adattativa e riducendo il rigetto d’organo in contesti sperimentali di trapianto.
Queste funzioni rendono ARA-290 un potenziale candidato nella ricerca di nuove terapie immunomodulanti selettive, applicabili in condizioni come colite autoimmune, morbo di Crohn e lupus eritematoso sistemico (SLE).
Dolore neuropatico e neuroprotezione
Una delle aree più promettenti della ricerca su ARA-290 riguarda la neuropatia periferica.
Il peptide agisce sui recettori IRR (Innate Repair Receptor) e modula l’attività del canale TRPV1, responsabile della percezione del calore e del dolore urente tipico delle neuropatie diabetiche o autoimmuni.
Questa duplice azione contribuisce alla riduzione dell’infiammazione neuronale e al ripristino della funzionalità delle piccole fibre nervose.
Studi clinici su pazienti con neuropatia da sarcoidosi o diabete hanno evidenziato un aumento del numero di fibre nervose cutanee e una significativa riduzione del dolore.
Questi risultati indicano che ARA-290 potrebbe rappresentare una nuova via terapeutica per neuropatie refrattarie, anche in contesti come HIV, sclerosi multipla o celiachia.
Status di farmaco orfano e studi clinici
Nel 2016, l’FDA ha concesso ad ARA-290 (Cibinetide) lo status di farmaco orfano per il trattamento della neuropatia dolorosa da sarcoidosi.
L’anno successivo, pubblicazioni scientifiche coordinate da Michael Brines hanno confermato l’efficacia del peptide nel trattamento del dolore neuropatico periferico e nella rigenerazione delle piccole fibre nervose.
ARA-290 è attualmente in fase III di sperimentazione clinica per la neuropatia diabetica e sarcoidotica, ma il suo potenziale si estende a malattie autoimmuni, lesioni ischemiche e processi di cicatrizzazione lenta.
Ricerca e sicurezza
ARA-290 presenta un profilo di sicurezza favorevole con minimi effetti collaterali e un’elevata biodisponibilità sottocutanea nei modelli preclinici.
Grazie alla sua azione antinfiammatoria mirata e alla selettività recettoriale, è considerato un importante candidato per la ricerca su terapie neuroprotettive, vascolari e immunoregolatrici.
Tutti i prodotti Pepticore Aminos sono destinati esclusivamente a uso di ricerca scientifica (Research Use Only) e non devono essere utilizzati a fini diagnostici o terapeutici.








